Fobia sociale

Fobie sociali: la paura degli altri

fobie sociali
Scritto da Adriano Legacci

Le fobie sociali. La paura di esporsi in pubblico e la paura del giudizio di altre persone

Nel Dsm IV le fobie vengono divise in fobie specifiche e fobie sociali.

Secondo il Dsm IV le fobie sociali sono “caratterizzate da una eccessiva ansia suscitata da situazioni che potrebbero implicare essere sottoposti al giudizio di altre persone, o anche semplicemente essere esposti alla loro presenza”.

Le fobie sociali spesso determinano condotte di evitamento. L’individuo riconosce l’irragionevolezza della paura,  tuttavia non riesce a controllarla e a preservare l’integrità delle funzioni dell’Io.

Le fobie sociali sono sottese da un conflitto tra la volontà di esibirsi di fronte altri e il senso di vergogna e di colpevolezza nel farlo. Il fobico sociale è, in uno certo senso, un esibizionista mancato.

fobie sociali
Nel contesto operativo e terapeutico è importante approfondire quali situazioni causino il disagio e cosa esse rappresentino per il soggetto, ovvero quale vissuto possano suscitare (per esempio paure, ritorsioni, svalutazione del sé, angoscia di castrazione…). E’ inoltre  importante indagare le componenti relazionali e gli stili di attaccamento alle figure genitoriali connessi  allo  sviluppo del disturbo, oltre ad approfondire le tematiche connesse all’esibizione, e in che modo tali tematiche siano state elaborate in relazione alle figure di riferimento parentale.

Secondo una visione psicodinamica è importante esplorare la fase evolutiva fallico-edipica, fase nella quale appaiono dominanti i temi dell’esibizione e delle angosce di castrazione.

Fobie sociali specifiche o generalizzate

Le fobie sociali possono essere di tipo specifico o generalizzato.

  • Le fobie sociali di tipo specifico sono circoscritte a specifiche situazioni o ambiti di prestazione; per esempio una persona può sviluppare una forte ansia solo nel momento in cui è chiamata a parlare in pubblico e continuare a funzionare efficacemente in ogni altro contesto della propria vita: affettivo, sociale e professionale. Nell’ambito della psicologia del lavoro è spesso necessario fronteggiare casi di persone perfettamente in grado di svolgere con piena efficienza ogni tipo di mansione lavorativa, con l’unica eccezione relativa a forti stati di ansia al momento di presentare in pubblico la propria attività e le proprie competenze.
  • Le fobie sociali di tipo generalizzato presentano un carattere di maggior gravità in quanto tendono a investire aree diffuse del funzionamento personale. L’ansia può divenire diffusa e pervasiva, ed estendersi ad ogni tipo di relazione sociale e interpersonale, fino a condurre a tentativi di evitamento di ogni circostanza  percepita come potenzialmente pericolosa. Si parla in tal caso di Disturbo Evitante di Personalità.

Fobie sociali e disturbo evitante di personalità

Tra coloro che sono affetti da fobia sociale, almeno un terzo soddisfa anche i criteri del DSM-IV relativi alla diagnosi  di disturbo evitante di personalità (Chavira, Stein e Malcarne, 2002). Quest’ultimo è tuttavia considerata un disturbo più grave, a insorgenza più precoce, con sintomi più pervasivi.

Fobia e Ansia Sociale. Un test

Sull'Autore

Adriano Legacci

Già direttore dell'equipe di psicologia clinica presso il poliambulatorio Carl Rogers e l'Associazione Puntosalute, San Donà di Piave, Venezia.
Attualmente Direttore Pagine Blu degli Psicoterapeuti.
Opera privatamente a Padova e a San Donà di Piave.
Psicoterapia individuale e di coppia.
Ansia, depressione, attacchi di panico, fobie, disordini alimentari, disturbi della sfera sessuale.
Training e supervisione per specializzandi in psicoterapia

2 Commenti

  • Salve,

    Nella categoria di fobia sociale generalizzata, ricade anche l’antropofobia? Sto facendo una piccola ricerca sull’argomento.

    • Cara Chiara, l’antropofobia può essere considerata un sottotipo del disturbo d’ansia sociale(o fobia sociale). Con una distinzione. Nella fobia sociale il soggeto non riesce a gestire la paura di essere giudicato negativamente, di essere umiliato o rifiutato dagli altri. Nell’antropofobia l’angoscia è strettamente connessa alla semplice presenza di una o più persone.

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